26 Agosto 2013
Il Capicollo Santomiele

È un salsicciotto fatto con fichi bianchi del Cilento, una varietà tipica di queste zone, molto zuccherina, nota anche come dottato. È proposto in due versioni, con uvetta, noci, finocchietto selvatico per i vini rossi, con cioccolato fondente, bucce di limone pinoli, mandorle tostate e tritate per vini dolci, passiti o spumantini. “E’ un recupero di tradizioni locali, dove l’estro del moderno artigianato si esprime nel packaging e nella ricerca della qualità” sostiene Antonio Longo, di professione Geologo, terza generazione dell’azienda nata nel 1930. I fichi raccolti, al punto giusto di maturazione né duri.

Né morbidi vengono pelati uno a uno, spaccati a metà per controllare eventuali imperfezioni all’interno, essiccati al sole, quindi sterilizzati al forno e selezionati di nuovo in laboratorio prima della trasformazione, Risultato: trecento gustosissimi grammi da tagliare rigorosamente con il coltello a lama liscia, come un salume e da accompagnare a formaggi di media stagionatura o semplicemente a un calice di vino sincero. Le specialità ai fichi secchi di Santomielenon finiscono qui. L’elenco continua con cannette e crocette, cioccolatini “lemonfichi” (con liquore al limone) e sciuscià, pressata di fichi, struffoli nella versione cilentana con fichi essiccati nell’impasto.

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