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26 Agosto 2013
Prodotto tipico salernitano

Nel 2001 due fiere di rilevanza internazionale, come la Sial di Parigi e la Francy Food di New York, offrono all’azienda agricola Santomiele di Ogliastro Cilento in provincia di Salerno, una vetrina importante per il prodotto tipico salernitano che conquista gastronomie e patisserie. Oggi il titolare dell’azienda Antonio Longo, è attivo nella promozione del fico e della gastronomia in genere, organizzando anche convegni di settore. L’azienda è specializzata nella produzione e  vendita di fichi essiccati o trasformati in ottimi dolci. Longo è l’erede di una famiglia che opera nel settore dal 1930. Il fico Santomiele dal sapore dolce e dalla polpa mielosa è nascosto nei terreni a picco sul mare che da Paestum arrivano fino a Palinuro. Lo spiega Antonio Longo, titolare dell’Azienda Agricola Santomiele di Ogliastro Cilento, in provincia di Salerno, da anni specializzata nella produzione e trasformazione di fichi. “Non è solo un lavoro è soprattutto tradizione, entusiasmo – spiega Antonio Longo – mio nonno ha iniziato nel 1930, al ritorno dall’Argentina dove ha lavorato come orafo, quando ha deciso di comprare un fondo agricolo di sei ettari per la coltivazione dei fichi bianchi”. Dopo una lieve inflessione negli anni settanta prontamente superata, l’azienda nel 1999 si specializza, oltre che nella produzione anche nella trasformazione del fico, arrivando a produrre una gamma vastissima di derivati dai cioccolatini alla tipica struffolata cilentana, dalle confetture alle cannette di fichi, fino ad una notevole quantità di cioccolatini artigianali, i Limonfichi, gli Sciuscià, e gli Scugnizzi. Prodotti che non lasciano indifferente il mercato estero. “Il 2001 è per noi una data fondamentale – spiega Longo – due fiere, la Sial di Parigi e la Francy Food di New York, ci hanno aperto le porte rispettivamente per il nord Europa e per gli Stati Uniti ed il Canada, con notevoli risultati”.

I buyer presenti alle fiere, infatti, hanno decretato il successo del tradizionale  prodotto, investendo su di esso e creando una fitta rete di distribuzione. Siamo la prova del nove dell’importanza delle fiere –  spiega il titolare – è solo tramite questo veicolo che oggi i prodotti del marchio Santomiele sono nelle vetrine delle maggiori gastronomie specializzate e nelle patisserie di Parigi, oltre che, in piccole quantità anche in ristoranti di livello. Ma l’azienda non dimentica il territorio nazionale: oltre ad essere presente con una distribuzione capillare, partecipa infatti a fiere come il Salone del Gusto di Torino. Qualità, lavorazione artigianale ed assenza di conservanti sono i biglietti da visita dell’azienda Santomiele che, generalmente, propone ogni anno un nuovo prodotto: l’ultimo in ordine di arrivo i filetti di fichi, nati nel 2005. E Antonio Longo guarda oltre, mirando all’ulteriore promozione di questo straordinario prodotto, attraverso convegni di settore: nel 2005 il titolare ha infatti organizzato al Museo del Grand Tour di Paestum un convegno sul tema: “Il cibo quale mea di viaggio”, per valorizzare il patrimonio non solo culturale ed architettonico, ma anche gastronomico. “Il nostro motto aziendale è “Santomiele, officina del gusto” – conclude Antonio Longo – continueremo ad esportare e garantire qualità con un fico che al pari di altri prodotti italiani, possa beneficiare dei canali promozionali giusti per essere conosciuto nel mondo”.

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